Il 21 aprile 2015 si è svolto al MUBA – Museo dei Bambini di Milano, presso la Rotonda di via Besana,  il laboratorio “Schiscetta Box” ideato
da GIFASP - Gruppo Italiano Fabbricanti Astucci e Scatole Pieghevoli. Con il claim “La cultura della protezione e della sostenibilità: conservare le
cose importanti vuol dire proteggere e difendere i punti di riferimento, non solo materiali, della nostra vita”, GIFASP ha lavorato sul concetto di
“lunch box ideale” (o, come si dice a Milano, di “schiscetta”). Ha creato così un laboratorio dell’immaginario sul cibo e sugli assets immateriali che accompagnano questo momento topico, rivolto ai bambini  di 5-12 anni.

Le scuole che hanno partecipato al laboratorio sono state la II A e la II B della Scuola Primaria Setti Carraro Dalla Chiesa di Milano e la I C della Scuola Secondaria dell’Istituto Comprensivo di Altedo-Malalbergo-Baricella.
Questa scuola portava con sè l’esperienza delle Sagre dell’Ortica e dell’Asparago e ha partecipato come grande ospite al laboratorio “Schiscetta Box”.
“Schiscetta box”, il pranzo ideale dei bambini Il laboratorio è partito dal presupposto che sarebbe bello se i bambini preparassero la loro “schiscetta” ideale, mettendo in una scatola di cartone creata ad hoc (“schiscetta” appunto) tutto ciò che per loro è importante e che non deve mai mancare nel loro pasto.

Schiscietta box al MUBA Milano per Expo 2015

Oltre alla lunch box e alle immagini dei vari cibi, sono state fornite ai bambini (dai 5 ai 12 anni) anche parole che richiamano emozioni, persone, nomi propri e oggetti, in modo tale da dargli la possibilità di esprimere ciò che per loro significa “il pasto del mezzogiorno” in tutte le sue accezioni. L’obiettivo primario della proposta è stato quello di dare voce, attraverso un’attività ludica, ai desideri profondi dei bambini nei riguardi del pranzo e permettere loro di esprimere la propria visione rispetto ad un momento così importante della giornata.

Nel contempo sono stati veicolati, oltre alla conoscenza della filiera ecologica di produzione del cartoncino, i punti fermi per un corretto riciclo, sottolineandone gli
aspetti meno conosciuti (separazione carta/cartoncino, come riciclare la carta contaminata, ecc…).
Attraverso questo laboratorio si è quindi fatto percepire quanto sia necessario “proteggere” (in un contesto ove questo concetto si esplicita in una visione di massima sostenibilità) le cose importanti della vita, compresi, naturalmente, i cibi del pranzo.
E’ stata altresì data la massima attenzione affinché i contenuti diventassero funzionali e condivisibili anche in periodi successivi al laboratorio. Il prototipo della “schiscetta” è stato disegnato per questa occasione, come anche le “figurine” rappresentanti cibi, persone e concetti, creati in cartoncino riciclabile.

Tutti i materiali sono stati, naturalmente, severamente garantiti dal punto di vista della sicurezza alimentare e della tossicità.  
I bambini hanno messo nella propria schiscetta tre cibi (tra cui pizza, pasta, gelato e dolci ma anche verdure come carote e pomodori), due persone (mamma e papà, ovviamente, ma anche amici, cugini e zii) e due emozioni (molto gettonate l’amicizia e l’allegria).
L’inchiesta sui momenti importanti da conservare In contemporanea al laboratorio è partita l’inchiesta “Scrivi i tuoi momenti importanti da proteggere (ricordi, emozioni, sogni ed anche alimenti e oggetti)” con questa premessa: “abbiamo perso, noi appartenenti alle società evolute, la percezione del grande impatto positivo che prodotti
ormai a noi familiari (imballaggi, frigidaire, scatole, rivestimenti ed altro ancora) producono contro lo spreco alimentare; in questo scenario interventi di conservazione migliorativa possono produrre, nel giro di poco tempo, risultati straordinari.

Schiscietta box al MUBA Milano per Expo 2015

Può dare un contributo importante avviare una campagna di sensibilizzazione che allarghi il proprio raggio di intervento dalla sola conservazione e protezione degli alimenti sino a toccare i momenti importanti della vita, poiché anch’essi necessitano di uguale protezione, essendo i punti di riferimento del nostro essere quotidiano”.
In attesa del comunicato ufficiale sui risultati, ecco qualche anticipazione: i ricordi più frequenti dei bambini riguardano gite e vacanze; i sogni, invece, si focalizzano o su un lavoro futuro (ne hanno nominati moltissimi, dal fumettista al pianista) o su un desiderio, come quello di avere un cane o di volare; i cibi che i bambini preferiscono sono pizza, patatine fritte e bastoncini di pesce ma sono stati nominati anche anche insalata, broccoli e spinaci; gli oggetti prescelti sono stati in pochi casi tecnologici (solo in tre hanno citato rispettivamente la TV, l’iPad e la Wii) e in molti invece giochi tradizionali come peluche e Lego ma anche oggetti vari, compresi i libri. Per tutti la keyword “Serenità e allegria mangiando” è stata vincente.
Il progetto “Schiscetta Box” è a cura dell’Associazione GIFASP (Gruppo Italiano Fabbricanti Astucci e Scatole Pieghevoli) e del MUBA - Museo dei Bambini di Milano e si è collegato idealmente con le Call sul cibo di Expo Milano 2015.
MUBA nasce nel 1995 con l’obiettivo di realizzare il Museo dei Bambini di Milano ed è il primo gruppo che ha proposto con successo mostre di grande rilievo per bambini, uniche per ampiezza e numero di visitatori.

Dal 1997 a oggi, MUBA ha infatti progettato e prodotto 13 grandi mostre interattive e numerose attività laboratoriali sviluppate secondo specifici criteri pedagogici che intendono favorire e incoraggiare il pensiero creativo dei bambini e prepararli a una società che richiede sempre maggiori atteggiamenti responsabili. Ha realizzato progetti didattici in oltre 50 città in Italia e in Europa ed i bambini coinvolti sono stati quasi 800.000, di cui il 50% in gruppi classi con 50.000 insegnanti.

MuBa Milano

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