Quando Albert e io abbiamo deciso che era arrivato il momento di iniziare ad allargare la famiglia eravamo pieni di entusiasmo. Lo so, lo ammetto: di carattere sono un po' precipitosa ma quando abbiamo iniziato la nostra caccia alla cicogna, a me sembrava di averla già acchiappata. Guardavo con tenerezza le donne con il pancione pensando "ehi, ragazze, fate largo... Tra poco arrivo anch'io!"

Avevo già in mente una lista di nomi da vagliare che suscitavano sempre le perplessità di Albert. La cosa d'altra parte non mi spaventava: la fatica per partorire l'avrei fatta io quindi, di diritto, mi spettava anche la scelta del nome. Semplice.

E poi mi soffermavo spesso a pensare che tipo di mamma sarei stata.

 Ci voleva un codice di comportamento serio e prestabilito. Come mi sarei comportata difronte alla richiesta del motorino? Ma soprattutto, che atteggiamento avrei mostrato nei confronti del consumo di alcolici?! Sarei riuscita a mantenere una posizione ferrea contro l'abuso di alcol pensando alle serate di bagordi che avevano costellato la mia giovinezza e quella del loro padre?

Era un problema, in effetti.

Tuttavia, fortunatamente, realizzavo anche che, prima di arrivare a confrontarmi con quelle difficili questioni educative, mi sarei trovata a coccolare dei piccoli pargoletti paffutelli. Sbirciavo così nelle vetrine dei negozi per bambini, rapita dalla meraviglia di certe scarpette così perfette nella loro minuscola dimensione: mini ballerine di pelle o mocassinetti scamosciati, jeans, camicette, tutine a nido d'ape così chic!!... Si apriva difronte a me una nuova frontiera dello shopping.

Così nella febbricitante attesa del gran giorno, io e Albert ci ritagliavamo tante magnifiche serate romantiche, a caso o in vacanza, sapendo che sarebbe stato bello ricordare una di quelle sere come la serata, davvero memorabile, in cui avevamo concepito il primo nano della nostra desiderata truppa.

Magari un giorno avrei confidato alle mie amiche più care che sì... Era stata quella volta che eravamo al mare e che tra due bicchieri di vermentino ghiacciato e un pezzo di focaccia di Recco... (e a proposito, ecco una ricetta gustosissima per farla!)

Oppure che sì, era stata quella volta che avevo preparato una cenetta a sorpresa per Albert a base di esotiche pietanze afrodisiache...

O quella volta che, reduci da una accesissima litigata, avevamo poi fatto pace con ...

Ma i mesi passavano e della serata che avremmo ricordato per sempre non c'era alcuna traccia.

Mmmmmmmh. Era stato come prepararsi, emozionati, ai blocchi di partenza, aspettando lo sparo del via per poi rendersi conto che i minuti passavano ma nessuno sparava.

E così toccava prendere la situazione in mano...

Houston, abbiamo un problema.

 

Ritratto di Francesca Gastaldi

Posted by Francesca Gastaldi