Quando mia figlia diventò adolescente, cosa che accadde in un batter d’occhi, mi trovai a dover gestire diverse situazioni contemporaneamente: la mia età, il tempo tutto per me a disposizione, la perdita del controllo su di lei, convinzioni, credenze, condizionamenti, e la mia idea riguardo al ruolo di mamma.

Mi ero così identificata con il ruolo di mamma che quando mia figlia cominciò a non dover dipendere più di me mi sono sentita persa. Tutto questo l’ho capito solo dopo i miei studi e la mia crescita personale, che cominciai proprio grazie all'adolescenza di mia figlia.

 Se hai un figlio adolescente ci sono degli  ostacoli che troverai lungo il percorso ne ho elencati alcuni per te :

  1. Pretendere che sia lui o lei a cambiare. Sono certa che tu sei sempre la stessa, e che è lui a non essere quello di prima, ma devi sapere che questa te stessa andava bene prima, oggi non più, comincia quindi a pensare cosa puoi fare in più o cosa puoi fare in meno di ciò che hai fatto con lui finora. Solo Tu puoi cambiare se veramente lo desideri e se sei  disposta a fare ciò che occorre per cambiare. Ti devo però avvertire, cambiare costa, ma la buon notizia e che i risultati sono straordinari!
     
  2. Pensare  che la tua felicità e soddisfazione abbia l’origine nel comportamento di tuo  figlio, d’altro canto già da piccoli ci hanno fatto credere che non siamo responsabili di ciò che ci accade e che la felicità si trova fuori di noi. Essere una mamma felice significa cominciare ad essere felice a prescindere dei suoi comportamenti, poi di conseguenza ti atteggerai in modo diverso quindi il risultato sarà diverso.
     
  3. Acquisire la  consapevolezza delle scelte che puoi fare come mamma, ampliando la tua mappa della realtà, leggi, confrontati ma la cosa più importante sii TE STESSA
     
  4. Vivere costantemente nel futuro o il passato, facendo dei paragoni con chi è stato fino a ieri e chi sarà in futuro . Curati del tempo presente. Vivere nel presente ha una parte essenziale nella costruzione del tuo rapporto con lui.
     
  5. La mancanza di amore verso te stessa.  Avere la capacità di permettere a tuo figlio di essere ciò che vuole essere, senza la pretesa  che soddisfi le tue  attese. Solo cominciando ad amare te stessa puoi prendere coscienza della tua importanza, del tuo valore, della tua bellezza, senza esigere che lui rafforzi il tuo valore. Se sei sicura di te, non desideri né hai bisogno che tuo figlio sia come te. Tu sei tu, e sei unica; quella pretesa, toglierebbe a lui la sua unicità, mentre ciò che amiamo in loro sono proprio quei tratti che li rendono speciali e distinti.
     
  6. Confondere i suoi comportamenti con se stesso. Tu non ce l’hai con lui ma con le sue azioni o comportamenti, ribadisci sempre il concetto : “il TUO comportamento in questa situazione non mi piace” il suo comportamento, non e legato al tuo amore, e tu ami tutto il suo essere.
     
  7. Ascoltare continuamente la tua mente che  dice come ti devi comportare, per essere una brava mamma, secondo la società, i tuoi genitori e anche la tua stessa figlia. A volte non devi fare ciò che devi fare ma ciò che il tuo cuore sente, anche se va contro tutto ciò che ti hanno insegnato.
     
  8. Risolvere tutte le problematiche di tuo figlio e dargli le tue risposte alle sue domande. Comincia  a fare domande che permettano a lui di trovare le sue risposte. Fa ciò che Socrate faceva con i suoi discepoli.
     
  9. Proiettare su cui lui ciò che tu avresti voluto essere e non sei riuscito o sei riuscito quindi pensi che sia anche ciò che va bene per lui. Ogni volta domandati perché veramente vorrei che lui facessi questo e come è collegato alla mia storia?
     
  10. Pensare che sei Tu che sei venuto ad insegnare a lui. Immaginati di crescere insieme a lui e cosa tu vuoi  imparare da lui. Immagina che sia stato lui a sceglierti come mamma e che sia venuto a portarti un messaggio, un insegnamento o una risposta su te stessa. Quale potrebbe essere il suo messaggio?

Una cosa che mi è stata utile per cominciare a capire come volevo fossi il rapporto con mia figlia, è stato immaginarmi di essere al mio funerale,  che mia figlia voleva parlare di me, e cosa mi sarebbe piaciuto lei ricordasi di me. Cominciai a scrivere su un foglio le sue  parole eccole qui, “ la mia mamma era una donna meravigliosa che mi ha permesso d’essere chi ero veramente, mi accettava con i miei pregi e difetti, mi rispettava, mi ha insegnato ad amare me stessa amando per prima lei, mi ascoltava con attenzione, mi dava la carica quando ero demotivata, è riuscita a farmi scoprire il mio vero potenziale. Il rapporto con mia mamma è stato unico e la porterò per sempre con me.”

Vorrei che mia figlia sapessi che non ero perfetta, ma che mi ero sforzata per dare il meglio di me stessa.

Puoi basare la tua vita sull’immaginazione anziché sulla memoria. Puoi legarti al tuo potenziale limitato anziché al tuo limitato passato. Puoi essere creatore d’una nuova storia

Ciò che è importante è ciò che puoi diventare.

Amare noi stesse significa capire ciò che vogliamo, accettare ogni parte di noi anche quelle che non ci piacciono. Quando una donna capisce questo, potrà insegnarlo ai figli ed esserne l’ESEMPIO.

Cambiando te stessa, cambia "magicamente" il mondo intorno a te e di conseguenza i rapporti con i figli.

Carina 

Carina Fisicaro, master in PNL, coach per le donne, mamma e autrice. Ospite all’evento Genitori in Azione, 12 aprile a Torino con il workshop “Professione Mamma”. Per informazioni leggi qui

Genitori in azione a Torino il 12 aprile p.v.

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