Dopo lunghe settimane di buio e gelo, anzi, dovrei ben dire MESI, da qualche giorno a questa parte anche a Zurigo sembra che, pian piano e con dovuta calma, si stia affacciando la primavera.
Senza troppa fretta, però, visto che le temperature del mattino sono ancora estremamente rigide ed è sufficiente qualche momento senza sole per far ripiombare tutto nel più profondo inverno (e meno male che le ore di luce, ormai, non ce le toglie nessuno!).

Sto aspettando con impazienza di vedere la prima rondine, visto che qualche altro uccellino di città ogni tanto inizia ad scorgersi sui rami ancora spogli. E, proprio a proposito di uccellini, ho notato in questo lungo inverno zurighese una cosa nuova per me: in alcuni posti, sugli alberi, sono state create delle riserve di cibo per gli uccelli selvatici (proprio come quella nella foto).

Non si tratta, ovviamente, di un “menù” improvvisato, visto che fornire agli animali  un’alimentazione non adatta a loro potrebbe provocare più danni che benefici, ma, al contrario, con assoluta precisione svizzera, nei normali supermercati è possibile trovare pacchi di apposite miscele di semi da acquistare e mettere a disposizione degli uccellini, qualora una stagione particolarmente rigida con ghiaccio e neve dovesse metterli in particolare difficoltà nella gestione delle riserve invernali.

Io non ricordo di aver mai visto nulla del genere quando vivevo in Italia, d’accordo, vivevo in piena città, ma del resto è lo stesso anche qui!
E questo piccolo pensiero rivolto ai passerotti infreddoliti mi ha davvero molto intenerito :-)

 

(Immagine tratta dal sito www.petmagazine.it)

 

Ritratto di Carlotta G

Posted by Carlotta G

Da sempre curiosa di altre culture e abitudini, mamma espatriata con famiglia a Zurigo dal (quasi) lontano 2013. Blogger a tempo perso, studentessa suo malgrado di lingua teutonica e insegnante di Yoga, dove finalmente è solo se stessa e prova ogni tanto a indicare anche agli altri la possibilità di essere solo se stessi.
Da secoli si ripromette di scrivere un libro, forse, prima o poi. Non sullo yoga, ma sulla capacità di "vivere altrove". Intanto scrivo della mia vita a nord delle Alpi anche sul mio blog personale La vita a modo mio