Quando si parla di assistenza specialistica nel periodo perinatale, ci si riferisce solitamente al supporto medico, ostetrico e psicologico che viene offerto alle future madri quasi esclusivamente nel periodo antecedente alla gravidanza.

Dalle prime ecografie, ai controlli ginecologici sempre più frequenti, passando dagli incontri formativi a tema agli utilissimi corsi pre-parto, le future mamme durante il periodo della gravidanza sono seguite, protette, controllate e “formate” più che adeguatamente.

In questi 9 mesi fatti di attese, speranze, aspettative, preoccupazioni, gioie e stanchezza, il sistema assistenziale pubblico o privato che sia, seppur spesso carente nell’assistenza ai futuri padri, funziona bene e riesce a gestire al meglio le necessità delle donne incinta nella grande maggioranza dei casi.

Quello che invece troppo spesso viene sottovalutato, è il periodo post parto, il più delicato per le madri, i padri, la coppia e il bambino, perché pieno di difficoltà e imprevisti che si presentano in modi e intensità diverse e che possono avere un impatto fortissimo sulla salute fisica e psicologica di ciascun membro della famiglia.

Passare dall'essere seguiti con esami, corsi, incontri formativi, visite, colloqui, al ritrovarsi soli, naturalmente impreparati, con una creatura totalmente dipendente da curare e gestire può mettere a dura prova anche le mamme e i papà più motivati, soprattutto quelli che per necessità lavorative, geografiche o di qualsiasi altra natura, non godono di un supporto familiare adeguato.   

Gli ultimi dati statistici riportano che la depressione post partum colpisce circa il 15% delle neo madri, (più di una ogni dieci!), ma questa psicopatologia, che può avere ripercussioni devastanti per tutti i membri della famiglia inclusi i neonati, è solo una delle tante problematiche che possono emergere nel primo anno dopo la nascita di un figlio.

I disagi, i problemi individuali e relazionali all'interno dei nuovi nuclei familiari, se sottovalutati, si traducono spesso in nervosismo, stanchezza, senso di inadeguatezza, litigi con il partner o con le famiglie di origine, ma possono aprire le porte a problematiche e manifestazioni cliniche di disagio ben più gravi come ansia, aggressività ingiustificata, o nei casi più gravi psicosi.

Per le coppie inoltre, il passaggio “da due a tre” non è mai semplice, sentimenti di esclusione, gelosia e dipendenza, possono creare tensioni nella relazione in cui spesso anche la sessualità ne risente, contribuendo ad una difficoltà nel riavvicinamento fisico oltre che all’allontanamento emotivo, con conseguenze di vario tipo e livello.

Questo tipo di problematiche sono molto frequenti e se da una parte sapere di non essere i soli a dover affrontare delle difficoltà può contribuire a diminuire l’intensità della sofferenza, senza una adeguata rete di sostegno per le famiglie risulta difficile fornire soluzioni efficaci e risolutive.

Chi scrive questo articolo ha avuto l’onore e la fortuna di poter collaborare con il reparto di maternità dell’ospedale fiorentino di Careggi per più di dieci anni, ma anche di lavorare sulla prevenzione con progetti dedicati all’assistenza post parto in associazioni Onlus e sulla patologia perinatale nella pratica clinica in privato; in tutti questi anni è apparsa sempre più evidente la mancanza di una forma assistenziale che faccia fronte ai numerosi bisogni e difficoltà delle neo famiglie, che abbia funzione di prevenzione e promozione del benessere e della salute, attraverso un sostegno a 360° gradi per il primo anno dalla nascita dei figli.

Questa importante e pericoloso vuoto assistenziale è stato percepito ogni volta che mi sono trovato davanti giovani mamme devastate e depresse perché “colpevoli” di non essere riuscite ad allattare al seno il figlio come avrebbero voluto, oppure giovani coppie in separazione dopo nemmeno un anno dalla nascita del bambino (il cosiddetto “Baby Clash”), o  di fronte alle tragiche notizie sui giornali che raccontano le atroci conseguenze che scaturiscono dall’aver lasciato soli e inascoltati con le loro difficoltà neo madri e neo padri.

Come Psicologo e psicoterapeuta, quello che mi ha convinto a progettare il “Centro Assistenza Post Parto”,  la prima struttura interamente dedicata a tutti i neo genitori che si trovano ad affrontare i primi mesi dopo la nascita di un figlio, è il fatto che sia  oramai scientificamente riconosciuto come gran parte dei disturbi di personalità̀ e delle psicopatologie che insorgono in età adolescenziale e adulta, affondino le loro radici proprio nei primi anni di vita: un supporto rivolto alle famiglie ad opera di professionisti esperti e qualificati, può costituire un potente ed efficace fattore di prevenzione non solo per il benessere dei genitori, ma soprattutto dei bambini, i futuri adulti.

Per riassumere con una frase molto toccante di Luigi Cancrini, psichiatra, psicoterapeuta: Quelli che curiamo anche quando curiamo i nostri pazienti adulti, sono i bambini feriti che ancora piangono dentro di loro.

A differenza di altri progetti presenti sul territorio, il centro assistenza post parto è interamente ed unicamente dedicato all’assistenza post parto ed è composto da un team multidisciplinare dotato di una vasta esperienza e preparazione specifica, che lavora in stretta collaborazione per poter offrire il miglior sostegno possibile a tutti coloro che ne facciano richiesta

Il servizio è stato strutturato dopo aver acquisito nel corso degli anni, una chiara idea di quali siano i principali bisogni e le principali problematiche che le famiglie si trovano ad affrontare nel periodo post parto ed offre:

  • Incontri di orientamento post parto a cadenza regolare
  • Sostegno psicologico e psicoterapia individuale, di coppia, familiare
  • Incontri di auto mutuo aiuto guidati dallo psicoterapeuta per gruppi di neo madri e neo padri
  • Consulenza medica pediatrica
  • Consulenza medica psichiatrica
  • Assistenza ostetrica
  • Servizio di accoglienza e accudimento per i neonati durante le ore di permanenza al centro

 

Ambiziosamente il Centro Assistenza Post Parto, che ha sede a Firenze, mira a diventare un modello di riferimento in Italia, per far si che l’idea attentamente progettata e strutturata, diventi un servizio riconosciuto come essenziale, che entri a far parte dello standard assistenziale e culturale del nostro paese.

 

Puoi sostenere il Centro Assistenza Post Parto donando qui:

IBAN: IT65G0503437720000000002077

o tramite Paypal cpp@centropostparto.it

(Per riuscire ad offrire il servizio alle famiglie per un intero anno sono necessari 60.000 euro)

www.facebook.com/CentroAssistenzaPostParto

www.centropostparto.it

 

Dott. Tommaso Fanzone

Dott. Tommaso Fanzone

Psicologo, psicoterapeuta, specializzato in psicoterapia sistemica relazionale e familiare.

Oltre a svolgere attività clinica nel privato a Firenze, è socio fondatore del GAP (Gruppo di Accompagnamento alla Paternità) che per anni ha collaborato con la maternità dell’ospedale fiorentino di Careggi. Negli anni ha sviluppato una vasta esperienza nel campo della clinica nel periodo perinatale ed ha coordinato progetti specifici per il sostegno delle madri nel post parto in collaborazione con associazioni private. Referente per la genitorialità nel gdl per la Salute di Genere presso l’Ordine degli Psicologi della Toscana è autore di pubblicazioni e ha partecipato a vari convegni in qualità di relatore sul tema della psicopatologia e della prevenzione in gravidanza, sulla paternità e sulla maternità.

Presidente e fondatore del Centro Assistenza Post Parto

 

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