E’ necessario anzitutto capire quando iniziare gli accertamenti e le terapie. Questo dipende da alcune cose fondamentali.

1) Da quanto tempo si hanno rapporti non protetti. Sei mesi costituiscono già un tempo che deve indurre a fare delle cose concrete.
2) Qual è l’età della donna. Infatti la probabilità di gravidanza, specie per le eventuali terapie, dipende molto da questo fattore in quanto gli ovociti sono più fragili degli spermatozoi.

Ogni scelta però va poi adattata al singolo caso perché ad esempio in una coppia in cui lei ha 25 anni il tempo di attesa per iniziare l’iter può essere più lungo ma a 40 anni è bene accelerare.

C’è da chiedersi poi a chi rivolgersi.
Credo convenga consultare medici esperti in problemi di infertilità perché l’iter sarà più breve.
Infatti l’esperienza di questo specialista condurrà ad evitare esami e terapie inutili, costose e stressanti scegliendo i test più idonei e i laboratori più affidabili nella sequenza più logica. Anche l’interpretazione dei risultati sarà più affidabile.

In generale per la donna  converrà verificare se l’ovulazione avviene correttamente mediante un monitoraggio ecografico del follicolo ovarico (cioè un certo numero di ecografie transvaginali per vedere la crescita del follicolo, se questo ovula e quando).
Si approfitterà in questo ciclo di misurare anche gli ormoni più importanti come FSH, LH, Estradiolo e Progesterone nei giorni più giusti.

Utile che il medico valuti  anche il muco cervicale (quantità e caratteristiche) che viene prodotto dal collo dell’utero o  cervice ed ha la funzione di veicolare dopo il rapporto sessuale gli spermatozoi dalla vagina all’utero.
Per completare l’iter iniziale nella donna si valuteranno le tube cioè la loro pervietà attraverso esami come l’isterosalpingografia o l’ecoisterosonosalpingografia che non richiede radiazioni, è poco fastidiosa  e si può fare nello studio del ginecologo con l’apparecchio ecografico.

Per l’uomo l’esame fondamentale è lo spermiogramma cioè quell’esame di laboratorio in cui si studiano gli spermatozoi per vedere se il loro numero, movimento e forma sono idonei.

E’ bene che questo esame che richiede un occhio esperto venga eseguito in laboratori specializzati in quanto errori o imprecisioni possono portare a diagnosi errate e terapie spesso inadeguate.

Volendo si può infine aggiungere un esame che indaga i problemi riguardanti il comportamento degli spermatozoi con il muco cervicale mettendo in evidenza vari problemi compresa la cosiddetta “incompatibilità di coppia”: si tratta del POST COITAL TEST.
In pratica tutti gli esami che abbiamo citato potrebbero essere eseguiti in uno o al massimo due cicli in modo che subito dopo è possibile approfondire la diagnosi con qualche altro esame ma, soprattutto, passare già alla terapia. 

Articolo del Prof. Claudio Manna

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